IL BANDITO BORTOLACCIO (super braccio di ferro n°86 Marzo 1980)

Una storia che sembra gridare: anche dal suicidio può venire qualcosa di buono.
Trinchetto viene cacciato in malo modo dall’osteria perchè non si decide a saldare un vecchio conto di 560 dollari. Subito dopo, il bandito Bortolaccio irrompe nel locale, arma in pugno, per compiere una rapina: il suo piano, studiato a tavolino, prevede una inaspettata fuga in motoscafo lungo il fiume della città. Intanto Trinchetto ha deciso di SUICIDARSI gettandosi nel fiume, con il solito macigno legato al collo. Il caso (o la Em) vuole che, proprio in quel momento, passi sotto il ponte il motoscafo del bandito, che viene tramortito da un incredulo e felicissimo Trinchetto. Assicurato Bortolaccio alla giustizia, Trinchetto si vede annullare il debito dall’oste che, in aggiunta, gli regala dodici bottiglie di barbera (che, ovviamente non riuscirà a bere). Un invito ad agire sempre, fosse anche per suicidarsi.

IL BANDITO BORTOLACCIO (super braccio di ferro n°86 Marzo 1980)ultima modifica: 2004-06-25T20:36:33+02:00da halting
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