LA FAVORITA DELL’EMIRO ( Ok braccio n 8 Agosto 1988)

Un giovane mediorientale seduce le donne occidentali e le rapisce per portarle nell’harem di un sultano arabo, che le sfrutta come schiave. Spinacia resta senza donne. Viene rapita anche Olivia. Braccio di ferro, allora, si finge donna per farsi rapire a sua volta. Una volta arrivato là, per liberare le sue compagne deve vedersela non con il sultano, una mezza tacca, bensì con la sorella Jusseffa. Magnifico ritratto della condizione femminile sotto l’islam e del fascino perverso dell’esotico, del diverso. Memorabili certe battute: “Sì, era un tale conturbante” “Non era conturbante, ma col turbante” “Insomma! Era conturbante e col turbante, e piantatela”. Oppure, nella stiva di una nave carica di fusti di petrolio: “Cerco un fusto con il turbante” “I miei hanno il tappo”.

Gianluigi Sassu

LA FAVORITA DELL’EMIRO ( Ok braccio n 8 Agosto 1988)ultima modifica: 2004-07-06T19:27:16+02:00da halting
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